Dopo innumerevoli ritardi aerei giungo a Catania il giorno 01/03/2010 e Gianni mi viene a prendere all'aeroporto, nel raggiungere l'hotel comincio ad apprezzare la splendida cittadina siciliana e pregusto l'inizio del corso che si svilupperà nei 4 giorni successivi.
L'albergo è molto elegante e la sala è bella, con un soffitto affrescato ed un'atmosfera molto accogliente, penso subito che sarà utile a creare un ambiente amichevole e rilassato.
Il primo giorno inizia Gianni Amato parlando di sicurezza informatica operativa, sciorinando casi reali e contromisure reali, non la solita teoria macroscopica e spesso incomprensibile, il tutto inframmezzato da interventi degli alunni e del sottoscritto, in modo da realizzare un flusso di informazioni che si adattava di volta in volta e che spaziava dalla sicurezza alla forensics dinamicamente.
Subito inizia un primo esercizio pratico, dove si cerca di attaccare un sito simulato, in seguito si analizza un malware, poi parto io con una serie di esercizi di attacco a delle web applications con livelli successivi di difficoltà, il tutto sempre condito da teoria, discussioni, confronti, ecc.
Il corso continua a pranzo, a cena, dopo cena, insomma si crea una vero gruppo di lavoro e di amicizia tra i docenti e gli alunni (tutti molto preparati e provenienti da realtà medio/grandi), questo tipo di "convivenza" docente con alunno ha trasformato il corso in un qualcosa di diverso, una full immersion umana e tecnica, un vero e proprio bootcamp, lasciando profondamente soddisfatti tutti, sia i docenti sia i discenti, poichè corsi così "sbottonati", a detta degli astanti, non sono così diffusi. Durante la mia sessione ho parlato di computer forensics teorica e pratica, ho illustrato le acquisizioni da Windows con FTK Imager e write blocker software e daCaine con AIR 2.0.0 e con Guymager e da riga di comando, poi Autopsy, carving, editor esadecimale, ecc. La cosa bella era che per ogni argomento provavamo l'applicazione PRATICA facendo fare e non solo facendo ascoltare, questa parte di laboratorio è stata molto apprezzata.
L'ultimo giorno è partito Walter Paolicelli che si è occupato di Legge 48/2008, codici di procedura penale, criminal profiling, ma molto belle sono state le discussioni avute sull'intepretazione giuridica del metodo scientifico e di altre obiezioni possibili in aula, oltre che di quanti errori di valutazione ci sono nella scelta di un consulente tecnico, dovuti all'ingoranza, allo scarso uso della rete per fare ricerca sulle persone qualificate e su come i media spesso facciano parlare gente blasonata che però spesso non è edotta sull'argomento di cui si sta dibattendo.
Insomma, il corso è stato un successo, è nato sulla rete, organizzato da gente della rete, seguito da persone della rete...la rete un grande mezzo che fornisce a tutti la possibilità di scegliersi e di scegliere, speriamo che sarà utilizzata sempre di più nel futuro, anche e specialmente per chi vuole portare e/o creare cultura in logistiche spesso e troppo abbandonate dal resto del mondo.